La Spagna, un
paese comunitario (e cattolico) al pari dell’Italia e della Grecia, respinge i tentativi di
ingresso di clandestini con estrema determinazione. A Melilla e Ceuta, città spagnole
sul suolo africano, sono state erette 3 fila di barriere in acciaio, alte anche
5 metri, rinforzate da solidi cordoni di filo spinato. Tutto il confine è
controllato notte e giorno dalle telecamere della Guardia Civil che interviene
prontamente e perentoriamente in caso di violazione dei confini. Il controllo è
serrato e costante anche ai pochi valichi di frontiera e lungo le coste. L’eccezionale
video qui sopra ne mostra le tragiche dinamiche e cerca di comprenderne il funzionamento
occulto. Il Vescovo di Roma non ha nulla da ridire in proposito?
Viene davvero da
chiedersi come sia possibile che in Italia e Grecia, al contrario, esista una
rete internazionale di importazione dei clandestini sul suolo nazionale. Il
clandestino viene individuato, raccolto da navi militari o civili, rifocillato,
eventualmente curato, ed accompagnato in qualche centro di accoglienza. L’Europa è unita
solo per motivi finanziari e militari, per il resto non esiste.
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