16/06/17

La fine programmata di un Paese


Perché il Parlamento del mio paese approva in fretta e furia la legge sullo Ius Soli? Perché il Governo del mio paese approva in fretta e furia il decreto sulle vaccinazioni forzate? Perché il Parlamento del mio paese non approva la legge contro il reato di tortura? Perché il Parlamento del mio paese non abroga le leggi speciali sul cosiddetto ‘terrorismo’ nate negli anni settanta?

Perché l’agenda legislativa è programmata dall'alto e in ben altri luoghi. La deportazione di massa denominata ‘migrazione’ e la creazione di un substrato popolare misto, attonito e litigioso è la priorità. Ottenere una popolazione assopita, avvelenata e disorientata è la priorità.


Per chi crede ancora di vivere in un sistema democratico, ancorché imperfetto, è il momento di riflettere. L’agenda di demolizione dei capisaldi del vivere civile e produttivo d’Italia va avanti a spron battuto. Il nostro (il loro) paese, dalle possibilità quasi infinite, langue in un cantuccio, mentre viene sbranato dai grandi gruppi industriali e finanziari del pianeta. Chi ha voluto ciò? Chi lo ha permesso? Ma davvero l’Italia e gli italiani facevano così paura?


Troppa storia, troppa cultura, troppa intelligenza, troppa creatività, troppa immaginazione, troppo coraggio, troppa gioia di vivere, troppe risorse. Qualità umane ed ambientali che danno molto fastidio a chi umano non è e che si nutre delle frequenze emozionali più basse delle quali il nostro (il loro) paese faceva a meno per sua natura. Accanto alla distruzione sistematica dell’apparato produttivo italiano, abbiamo assistito infatti all’annichilimento delle coscienze in quello stato ebetoide ed inutilmente litigioso che ormai ci sovrasta.


Tratto da: aziendaesterofacile - Londra rivela che tra massimo 10 anni l’Italia sarà una nazione finita. Gli storici del futuro probabilmente guarderanno all’Italia come un caso perfetto di un Paese che è riuscito a passare da una condizione di nazione prospera e leader industriale in soli vent’anni in una condizione di desertificazione economica, di incapacità di gestione demografica, di rampate terzomondializzazione, di caduta verticale della produzione culturale e di un completo caos politico istituzionale. Lo scenario di un serio crollo delle finanze dello Stato italiano sta crescendo, con i ricavi dalla tassazione diretta diminuiti del 7% in luglio, un rapporto deficit/Pil maggiore del 3% e un debito pubblico ben al di sopra del 130%. (segue...)

8 commenti:

  1. Salve, una domanda mi pongo continuamente: possibile che non ci sia nessuno, nelle istituzioni, nel privato, ecc., ad opporsi a questa situazione?

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  2. Lei cosa suggerisce? Tutto sommato opporsi significherebbe dare energia e quindi è meglio lasciar fare ...

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  3. la mia era una domanda sul perchè nessuno cerca di combattere,tipo alcuni militari, servizi segreti, giornalisti, cioè come mai hanno campo libero di fare quello che vogliono?

    neanche è una buona idea lasciare campo libero, totalmente...

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    1. Fanno quel che vogliono perché l'Italia è una loro invenzione; l'hanno creata ed ora la distruggono. Con noi dentro, ovviamente.
      Opporsi è impossibile ed inutile, fatto gravissimo invece è ignorare l'esistenza del piano criminale e disumano, facendo finta di nulla.

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    2. E' così in tutta Europa. Da noi è più facile perchè non esiste un popolo italiano bensì una serie di popoli che non riescono a mettersi d'accordo. La stampa e la TV sono interamente controllate dalla massoneria e dagli USA.
      Quando fu varata l'operazione mare nostrum, scrissi che entro il 2020 ne avrebbero importati milioni. Fui preso a insulti. L'italiano è così.

      https://pianetax.wordpress.com/2017/06/15/frontiere-abolite-con-una-parola/

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  4. Signor Galuppini, ho letto questo articolo e tutti quelli del suo sito, che, insieme a questo, sono le cose piu logiche che abbia mai letto.
    La mia sorpresa è, che nessuno osa opporsi, e parlo di chi potrebbe, ma ormai tutti accettano il triste destino.

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  5. La deriva e' programmata e alcune corporazioni sembrerebbero dimostrare, seppur in forma quanto mai degenere, di saper cavalcare l'onda insensata che ci spazzera' via. Determinate "volonta'" o eggregore presiedono alle edificazioni civilta' cosi' come al loro inesorabile decadimento. All'epoca che fu, chi pote' contrastare l'ascesa del dominio di Roma? Chi pote' impedirne il rovinoso tracollo? Cio' che accade oggi e' l'amplificazione esponenzialmente degradata ad una misura indicibile di quelle medesime tensioni oscure. Ognuno e' deputato a farsi Arca in se stesso (la metaforica Arca di Luce dell'apocrifo di Giovanni) e cio' non per rendersi espressione di uno squallido qualunquismo. Al momento presente l'attuale piano dimensionale sembra irrimediabilmente compromesso. Noi ci interroghiamo sulla natura delle intelligenze decadute che pianificano questa contaminazione e predazione sistematica.

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    1. Lo studioso A.Angelini, interpretando il sistema dei decani del ciclo sotiaco egizio, scrisse nei primi anni novanta, che dal 2003 al 2044 avrebbe dominato l’influenza del decano 26, della stella Baten Kaitos (zeta Ceti), influenza che nel ciclo attorno al 2300 aC vide la penetrazione degli Achei in Grecia, poi attorno al 900 aC portò all’invasione dei Dori in Grecia, nel successivo ciclo del 574 dC si ebbe l’invasione dei Longobardi e degli Ostrogoti, mentre nel ciclo attuale abbiamo l’invasione degli Africani.
      Che le “intelligenze decadute” conoscano ed assecondino queste tendenze, pianificando la contaminazione e predazione sistematica, è scontato. Ad esempio un generale iuessei ha predetto qualche anno fa il 2040 come termine del fenomeno di rimescolamento etnico forzato, mentre i burocrati U€ pensano al 2050.
      Poi il respiro del Cielo cambierà e subentrerà al comando la stella Sheratan (beta Arietis).

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