Che sia il frutto
di un’illusione di massa, oppure che contenga qualcosa di vero, la percezione
che ai vertici sempiterni del potere terreno alberghi una stazza di personaggi rettiliani
mutaforma dagli insaziabili appetiti di dolore e sangue umano, è purtroppo
assai verosimile.
Che ci sia quindi
un fondamento reale e genetico di tale sensazione poco importa, le vicende
della cosiddetta storia, parlano da sole: masse di esseri umani lanciati al
massacro, crudeltà, illogicità (dal punto di vista umano), olocausti.
Già gli elohim non disdegnavano i primogeniti umani per
saziare i loro mostruosi appetiti; le stirpi regnanti odierne non sono
dissimili. Un alone oscuro di pedofilia e simbologia sinistra circonda comunque
da sempre le stanze del potere.
Di tali disumane esigenze
ci hanno narrato in epoca recente Pasolini (con il suo ‘Salò o le centoventi
giornate di Sodoma’) e Stanley Kubrick (nel suo ‘Eyes wide shut’), entrambi,
guarda caso, usciti nelle sale postumi: rivelare segreti interni conduce evidentemente alla morte.
Il potere è privo
di empatia, indifferente e perverso per sua natura. Che tale natura sia o meno
una peculiarità genetica non fa molta differenza. Il dominio terreno comunque è
il frutto di appetiti innominabili e la messinscena democratica non ha mai ingannato
nessuno.
Basti ricordare
che i presidenti statunitensi e gli aspiranti tali, sono imparentati con le
linee di sangue nobiliari della vecchia Europa. Anche in Europa regnano sempre
loro, ben dissimulati da millenni di astuzie e cambiamenti di forma, mai di
sostanza.
Il potere è mutaforma per definizione e convenienza, che poi lo sia anche
per caratteristiche genetiche non terrestri, non cambia la sostanza del
problema. Non un problema qualsiasi ma ‘il problema’ da sempre e per tutta l’umanità.
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