03/10/16

Cronache dalle Forme del Potere


Che sia il frutto di un’illusione di massa, oppure che contenga qualcosa di vero, la percezione che ai vertici sempiterni del potere terreno alberghi una stazza di personaggi rettiliani mutaforma dagli insaziabili appetiti di dolore e sangue umano, è purtroppo assai verosimile.
Che ci sia quindi un fondamento reale e genetico di tale sensazione poco importa, le vicende della cosiddetta storia, parlano da sole: masse di esseri umani lanciati al massacro, crudeltà, illogicità (dal punto di vista umano), olocausti.
Già gli elohim non disdegnavano i primogeniti umani per saziare i loro mostruosi appetiti; le stirpi regnanti odierne non sono dissimili. Un alone oscuro di pedofilia e simbologia sinistra circonda comunque da sempre le stanze del potere.
Di tali disumane esigenze ci hanno narrato in epoca recente Pasolini (con il suo ‘Salò o le centoventi giornate di Sodoma’) e Stanley Kubrick (nel suo ‘Eyes wide shut’), entrambi, guarda caso, usciti nelle sale postumi: rivelare segreti interni conduce evidentemente alla morte.

Il potere è privo di empatia, indifferente e perverso per sua natura. Che tale natura sia o meno una peculiarità genetica non fa molta differenza. Il dominio terreno comunque è il frutto di appetiti innominabili e la messinscena democratica non ha mai ingannato nessuno.


Basti ricordare che i presidenti statunitensi e gli aspiranti tali, sono imparentati con le linee di sangue nobiliari della vecchia Europa. Anche in Europa regnano sempre loro, ben dissimulati da millenni di astuzie e cambiamenti di forma, mai di sostanza. 
Il potere è mutaforma per definizione e convenienza, che poi lo sia anche per caratteristiche genetiche non terrestri, non cambia la sostanza del problema. Non un problema qualsiasi ma ‘il problema’ da sempre e per tutta l’umanità.

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