Partita di Giro - aggiornato

Partita di giro tra sfigati - PianetaX

Padoan e i soldi per i clandestini: “O con noi oppure con l’Ungheria”. L’Unione europea boccia la legge di stabilità del governo, che pretende la concessione dello sforamento del deficit per finanziare l’accoglienza.

ilpopulista.it - Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha fatto pervenire alla Commissione europea, tramite un’intervista pubblicata domenica 23 ottobre su Repubblica, un duro messaggio sulla manovra economica predisposta dal governo Renzi, finalizzato alla concessione di maggiori margini di spesa per la gestione dei clandestini: “Se bocciate la nostra manovra, sarebbe la fine dell’Europa stessa”. Il ministro ha detto che “l’Europa deve scegliere da che parte stare: o dalla parte dell’Italia, accettando che il nostro deficit passi dal 2 al 2,3% del Pil per far fronte all’emergenza migranti, scegliere la strada ungherese, quella che ai migranti oppone i muri”.

Commento di PianetaX: Alla fine della fiera, è andata come vi dicevo anni fa. I grandi giri di valzer sulle “riforme”, gli “sprechi” e la “casta” si rivelano, in sostanza, una sottrazione di soldi e diritti a sfigati italiani per garantire un po’ di soldi e diritti ad altri sfigati quali sono i milioni di giovani africani che importiamo attivamente da rieducare al modello americano. Infatti, Renzi e Grillo, mentre votano a favore di clandestini, droga, internet e inglese, non hanno levato un centesimo alle caste imperanti: dai dipendenti di camera e senato ai magistrati, politici e diplomatici.

La neo lingua orwelliana trasforma gli immigrati in “risorse” imperdibili. Questi stranieri di tasse non ne pagano né lavorano ma loro non sono “evasori” e tanto meno “bamboccioni”, stando al Corriere e Repubblica. In aggiunta sottolineo come de facto e, oramai, de iure non vi sia differenza tra un cittadino italiano e un clandestino appena sbarcato da una nave 'europea' in barba al concetto di territorialità di uno stato e di nazionalità. A me fa ridere la gente che, pur avendo compreso la situazione, continua a pagare il canone RAI, acquista i prodotti reclamizzati sulle TV private o, peggio, compra quotidiani la cui informazione non vale la carta con cui sono stampati.